In mostra le foto di Pietro Busetta, viaggiatore visionario
Pietro Massimo Busetta, pur
essendo un noto economista, ha sempre avuto la passione per la
fotografia attraversando i luoghi con curiosità, riproducendo le
emozioni, fermando i personaggi incontrati, cercando piccole
verità nelle scene di vita quotidiana. Ne è nato un racconto in
cinquanta fotografie, anche in grande formato, e un video di 250
immagini, scelte tra le decine di migliaia scattate in mezzo
secolo in giro per il mondo. La mostra "Impressioni-smo.
Fotogrammi di un viaggiatore visionario" di Pietro Busetta, a
cura di Giacomo Fanale, si inaugura sabato 19 ottobre alle 18
nel Monte dei pegni di Santa Rosalia di Palazzo Branciforte a
Palermo, che la ospiterà fino all'1 dicembre. La mostra è
prodotta e organizzata da Settimana delle Culture grazie al
sostegno della Fondazione Sicilia e al contributo di Fondazione
Sicania e Sicilbanca.
"La mostra è un viaggio attraverso un mondo fatto di realtà
ed emozioni, che i fotogrammi di Busetta restituiscono al
visitatore con forza e passione" dice il presidente di
Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale mentre per Giorgio
Filippone, presidente di Settimana delle Culture, "Le fotografie
scelte tra le migliaia di scatti realizzati da Busetta in cinque
continenti, catturano atmosfere, colori e le anime più profonde
di popoli, culture e luoghi spesso a noi lontani".
"Il fotografo, se è tale,non riprende quello che tutti
vedono ma in un mix tra il racconto della realtà esterna,
interpretato con la sua sensibilità, ne inventa un'altra": così
Pietro Massimo Busetta che si definisce "fotografo per caso",
convinto com'è che l'obiettivo non possa essere avulso dalla
realtà e dai luoghi visitati. Dalla Cina, dove è stato più
volte, al Marocco, dall'India al Brasile, dallo Yemen al Myanmar
agli Stati Uniti, e così via. "Al rientro dalle sue solitarie
escursioni in giro per il mondo, Pietro Busetta come tutti i
grandi viaggiatori, fa memoria delle sorprendenti visioni che
rimangono impresse nei fotogrammi, impressioni colte con
sensibilità non comune, reperti di immersioni in contesti ed
atmosfere il cui fascino si percepisce in ogni scatto" scrive il
curatore Giacomo Fanale che ha scelto le immagini.