L'Argentina denuncia Maduro alla Corte penale internazionale
Il governo argentino ha
denunciato al Tribunale penale internazionale dell'Aia (Tpi) la
detenzione arbitraria e la sparizione forzata del gendarme
Nahuel Gallo, fermato dalle autorità venezuelane lo scorso 8
dicembre dopo essere entrato nel Paese dalla frontiera
colombiana, e accusato formalmente di terrorismo. Lo riferisce
il ministero degli Esteri in una nota in cui evidenzia che
l'arresto di Gallo sostituisce una "grave violazione dei diritti
umani". Mentre per Buenos Aires il militare si era recato in
Venezuela in ferie e per motivi personali e di famiglia non
legati al suo incarico, a Caracas considerano la detenzione del
militare la prova che il governo di Javier Milei articola un
piano terrorista contro Nicolas Maduro.
Di fronte alle accuse dei ministri argentini degli Esteri,
Gerardo Werthein, e della sicurezza, Patricia Bullrich, la
procura generale venezuelana ha riferito che anche i due saranno
interessate nelle indagini sul presunto complotto contro Maduro.
La Corte dell'Aia già indaga sul Venezuela per appurare la
commissione di crimini contro l'umanità e ampie violazioni di
diritti umani commessi dalle forze di sicurezza del governo
Maduro a partire dal 2017. Dopo le contestate elezioni
presidenziali del 28 luglio, ulteriori denunce sono arrivati
alla Corte - che ha piena giurisdizione nel Paese che è
firmatario del Trattato di Roma - segnalando presunte violazioni
durante la repressione delle proteste sociali.