Sala, l'Ambrogino d'oro a Licia Pinelli un atto dovuto e tardivo
L'Ambrogino d'oro alla memoria a
Licia Rognini Pinelli "è un atto non solo dovuto ma che è anche
tardivo". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala,
durante la cerimonia di consegna della massima onorificenza
concessa dal Comune di Milano alla vedova dell'anarchico
Giuseppe Pinelli.
"Ho assegnato da quando sono sindaco cinque Ambrogini d'oro -
ha assunto -, questo per dire l'importanza che io assegno a
questa onorificenza, quindi non è un fatto per nulla scontato".
Sala ha ricordato una frase di Licia Pinelli, "alla morte non
si può porre rimedio ma alla vita sì. Questo monito è un
insegnamento che noi dobbiamo ricordare - ha spiegato -, abbiamo
sempre vita davanti per migliorare e contribuire alla nostra
comunità, che in questi tempi difficili ha un enorme bisogno".
L'onorificenza dell'Ambrogino d'oro "di fatto la assegna
Milano, per dire forte ai suoi cittadini come la pensiamo. Noi
pensiamo che sulla morte di Pino e su piazza Fontana è mancata
fino in fondo la verità processuale ma noi sappiamo la chiara
matrice fascista di questa strage. Sappiamo che Pinelli è stata
la 18esima vittima innocente di quel momento tragico".
"E sappiamo che sua moglie è stata protagonista del nostro
tempo, un esempio di come si può essere giusti, coraggiosi,
onesti, chiari, non rancorosi - ha concluso -. Di come ci si può
prendere la propria responsabilità e i premi dovrebbero servire
proprio per queste persone. Tocca a noi, continuiamo in queste
battaglie e facciamo la nostra parte per la nostra amata città".