>>>ANSA/Da Special a 'The Crying One', Mourinho show in Turchia
Dalla Roma al Fenerbahce, e come in
tutte le sue sfide e trionfi calcistici, non è cambiato per
niente Josè Mourinho tra uscite geniali, litigi con gli arbitri,
gestione dei calciatori e strategie mediatiche. Lo Speciale One
è sempre lui, anche se in Turchia hanno tentato di etichettarlo
con il soprannome di 'The Crying One', il maestro del pianto,
per le sue lamentele nel derby di Istanbul contro il
Galatasaray. Approdato in una delle più importanti compagini
turche di Super Lig, dopo essere stato licenziato dal club
giallorosso, il tecnico portoghese non ha tardato a far parlare
di sè anche fuori dal campo non cambiando di una virgola il suo
modo di vivere il calcio.
L'ultima trovata dello Special One si è avuta nella partita
di campionato vinta 2-0 dal suo Fenerbahce in casa
dell'Antalyaspor e fa tornare la memoria, in quanto a
platealità, indietro nel tempo fino alla sua epopea all'Inter
quando fece il gesto delle manette contro l'arbitro Tagliavento
nel febbraio 2010. Le immagini di quanto accaduto ad Antalya
sono diventate virali sui social: il tecnico portoghese, per
protesta nei confronti degli arbitri, ha pensato di piazzare il
suo personal computer portatile davanti a una delle telecamere
dello stadio, oscurando gran parte delle immagini della sfida. A
far riflettere è che il pc del lusitano era rimasto bloccato con
un fermo immagine emblematico tratto dalla partita, su cui
evidentemente Mou aveva da ridire. Immediata la reazione
dell'arbitro, chiamato dal quarto uomo, ha ammonito l'ex
allenatore della Roma.
Tornando poi alla prima giornata di Super Lig il 'vate' di
Setubal ci ha impiegato solamente 15 minuti per prendere la sua
prima ammonizione della stagione all'inizio della partita vinta
dal suo Fenerbahce contro l'Adana Demirspor con la motivazione
di aver oltrepassato l'area tecnica. Peccato che lo stesso
comportamento lo abbia avuto anche il suo collega avversario,
senza però che nei suoi confronti venissero presi provvedimenti.
Tanto è bastato per trasformare ancora una volta lo Special One
in capopopolo, con i tifosi del Fenerbahce tutti schierati dalla
sua parte come evidenziato dai social. "Benvenuto in Turchia,
hai già capito come funziona" è grossomodo la sintesi del
pensiero dei supporter del team gialloblù in un clima polemico
che non è così distante dal nostro calcio.
Il primo derby di Istanbul è stato, invece, una disfatta
totale per José Mourinho che anche a Roma ha perso spesso la
stracittadina con la Lazio. Il suo Fenerbahce ha ceduto 3-1
contro il Galatasaray di Osimhen e Mertens ma oltre
all'umiliazione in campo è arrivata puntuale anche quella fuori
con gli sfottò sulla storia del portoghese che per una notte è
diventato "The Crying One". Sui suoi social il Galatasaray ha
pubblicata la foto di un libro fake scritto da Mourinho. Il
titolo? 'The Crying One' ('Quello che piange', ndr), che va a
storpiare lo storico soprannome dell'allenatore, lo Special One
('Quello speciale'). Accompagnato dalla spiegazione "In vendita
nelle librerie vicine a Kadiköy", il distretto di Istanbul in
cui si trova Fenerbahce. Tifosi scatenati nei commenti, ma anche
la furia di Mou non è stata tenuta a bada. Un giornalista turco
nel post partita ha fatto vedere la foto al portoghese che non
ha reagito proprio benissimo: "Sei serio o scherzi? Sei sicuro
di essere un giornalista?", le sue parole, per poi andarsene
senza partecipare alla conferenza stampa post partita.
Nell'account in versione inglese il Gala ha rincarato la dose
con una foto di Mou fuori fuoco e, sullo sfondo, il tecnico
giallorosso Okan Buruk perfettamente a fuoco. Qui la didascalia
recita: "The Winner One".
Dopo la pausa per le nazionali, col Fenerbahce quarto in
classifica, tutti attendono al varco Mourinho ma, clamori a
parte, c'è anche chi lo difende. "Dategli tempo, l'impazienza
non va mai bene dice l'anziano ed esperto tecnico Yilmaz Vural
-. Uno come lui è importante per promuovere il calcio turco".