Italia-Israele, controlli in modalità anti terrorismo
Controlli in modalità antiterrorismo vengono effettuati per ogni veicolo e ogni persona che si avvicina al Bluenergy stadium di Udine per assistere a Italia-Israele. Le verifiche sono iniziate alle 17.30 con tutto il personale di servizio allo stadio per poi procedere con i 450 steward ingaggiati per l'occasione. Nessuno è esente da stringenti controlli di polizia. Le forze dell'ordine dispongono anche di mezzi blindati, ed enormi dissuasori impediscono l'arrivo di veicoli nella zona pedonale. Per chiunque debba varcare la zona rossa, viene controllato ogni vano del veicolo, qualsiasi borsa e gli oggetti personali. Verifiche che comportano il formarsi delle prime code. Il clima fuori dallo stadio resta comunque festoso: sono centinaia i bambini assieme alle loro famiglie che stanno attendendo il loro turno per entrare nell'impianto sportivo. E' partito intanto da piazza della Repubblica a Udine il corteo di protesta contro la partita. La mobilitazione è promossa da Comitato pro Palestina di Udine, Comunità palestinese Fvg e Veneto, Salaam Ragazzi dell'Olivo e Giovani palestinesi Fvg. Numerose le bandiere palestinesi che sventolano tra i manifestanti. Ad aprire il corteo anche lo striscione "Diamo un calcio all' apartheid. Fuori Israele dalla Fifa". Varie le bandiere della pace; di partiti, come Verdi, Prc, Insieme liberi e sindacati come Spi Cgil. "E' in corso un genocidio, non sarà una partita a farcelo dimenticare", è uno degli slogan del corteo. E ancora "un unico obiettivo, boicottare Israele", "Fifa ban Israel". "Questa partita è una competizione internazionale, che dà spazio a Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini", lamentano alcuni rappresentanti del Comitato pro Pal, che chiedono il bando di Israele dalle competizioni sportive. La manifestazione è iniziata con l'inno della Palestina e con un intervento di un rappresentante della Comunità palestinese Fvg, Amer Hasan, a favore della libertà del popolo: "La pace verrà in Medio Oriente quando la vita di un bambino palestinese avrà lo stesso valore di quella di un bambino ebreo". Prima dell'avvio del corteo anche un botta e risposta per diversità di vedute tra manifestanti, subito concluso. Massiccio lo schieramento di forze dell'ordine che accompagna il corteo e presidia le altre aree del centro città. "L'evento sportivo mi auguro sia esente da qualsiasi tipo di incidenti, la cosa più delicata è la manifestazione, speriamo si concluda nel migliore dei modi, senza che ci siano infiltrati che creano scontri. Abbiamo bisogno di pace, non di scontri". Lo ha detto il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, all'ANSA, all'ingresso del Bluenergy Stadium. "La spaccatura sul patrocinio si è ricomposta - ha aggiunto - alla fine hanno aderito tutti, le autorità politiche, sportive, religiose, economiche, quindi alla fine c'è un'azione corale: il 28 ottobre ci sarà un evento in cui tutti insieme diremo che vogliamo la pace. L'evento sportivo è diventato un'occasione per ribadire l'importanza della pace". Nel pomeriggio il presidente Gravina ha tuttavia annunciato che il 28 ottobre non ci sarà per precedenti impegni. "Spero che mandi qualcuno - ha concluso il sindaco - a rappresentare la sua istituzione. Quella è la cosa importante".