21/10/2024 10:41:00

Sindaco Poggiomarino ai domiciliari, 'eletto con voti clan'

Arrestati anche il suo vice e l'intermediario con la cosca
Sindaco Poggiomarino ai domiciliari, 'eletto con voti clan'

Il sindaco di Poggiomarino Maurizio Falanga e il vice sindaco Luigi Belcuore sono finiti stamane agli arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della Procura di Napoli per voto di scambio politico-mafioso; analoga misura cautelare è stata eseguita dai carabinieri di Torre Annunziata nei confronti di Franco Carillo, ritenuto dalla Dda intermediario tra la politica e il boss Rosario Giugliano, a capo dell'omonimo clan locale.
    Le elezioni su cui carabinieri e Procura di Napoli hanno indagato sono le amministrative del 20 e 21 settembre 2020. In quell'occasione, è la prospettazione degli inquirenti, il clan capeggiato da Giugliano si sarebbe adoperato per far eleggere sindaco Falanga "esautorando potenziali candidati" avversari, facendo confluire i voti degli affiliati e imponendo "sulla cittadinanza locale delle condizioni d'intimidazione e di assoggettamento". Tutto con la promessa dell'affidamento di appalti pubblici.
    Franco Carillo, che aveva fatto anche candidare la sorella, invece, avrebbe ricoperto il ruolo di ufficiale di collegamento tra la politica e il boss Rosario Giugliano, all'epoca dei fatti appena scarcerato, e anche di garante degli accordi presi assicurando con la vittoria delle elezioni al primo turno una quota degli appalti alla camorra e assunzioni nelle ditte a cui sarebbero andati, tra cui quelli per la metanizzazione, la ristrutturazione e gestione del cimitero.
    Più volte, secondo quanto documentato dai carabinieri, Carillo ha incontrato il boss (che era in regime di libertà vigilata), per il giudice e la Dda"fungendo da emissario per conto del sindaco Falanga e del vice Belcuore".
    Anche Belcuore, secondo i carabinieri, venne eletto in quella tornata elettorale grazie alla camorra e ottenne la carica di vice sindaco con delega ai lavori pubblici e al cimitero facendo anche in modo di far confluire alcuni appalti alla ditta di famiglia. Secondo quanto emerso dalle indagini, il boss Rosario Giugliano (che in questa inchiesta è indagato), controparte nell'accordo politico-mafioso, avrebbe esercitato la sua influenza criminale per orientare le elezioni alla coalizione creata da Carillo mettendo fuori gioco i candidati che potevano disperdere voti o compromettere il risultato concordato della tornata elettorale in cambio di quanto pattuito: l'affidamento di lavori e servizi pubblici e assunzioni. Il sindaco Falanga vinse al primo turno la tornata amministrativa del settembre 2020 alla guida di una coalizione di centrodestra, ottenendo il 57,93% dei consensi contro il 42,07 del candidato di centrosinistra, il dem Giuseppe Annunziata.
   

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