Vattani svela ai media il cantiere del Padiglione Italia
Expo Osaka 2025 come "vetrina
straordinaria", per sfruttare la visibilità internazionale,
favorendo accordi economici, potenziare l'export italiano, e
diventare volano per gli investimenti esteri in Italia. Dunque
non solo ricerca, tecnologia e innovazione, ma anche talento,
impegno e opportunità per giovani nel mondo dell'arte, con
performance giornaliere nel teatro del Padiglione". Lo ha
ribadito il Commissario generale, Mario Vattani, nel corso della
prima visita istituzionale del cantiere del Padiglione Italia
organizzata per la stampa internazionale. "Pensiamo che a 10
anni dall'Expo di Milano l'Italia vuole continuare a parlare di
alimentazione e di condizioni di sviluppo, di agricoltura, e di
nuovi prodotti. Il tema del 'Saper fare italiano' noi lo
raccontiamo perché a nostro modo di vedere la sostenibilità non
si raggiunge solo con delle pratiche, metodi di consumo o
energie diverse, ma anche con l'ingegno, e con delle scelte
innovative, nel disegnare e fare".
Quello italiano è di fatto il padiglione nazionale più
grande costruito interamente in legno, ha sottolineato Vattani,
definendolo "un atto di amicizia con il Giappone", perché si è
deciso di sposare la linea della sostenibilità dopo un percorso
di dialogo con il comitato organizzatore, e anche grazie alla
collaborazione con due imprese giapponesi, la Nomura e Nishio.
L'accordo firmato in marzo con il Presidente del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, in visita a Osaka anche in veste
di Presidente della Conferenza delle regioni e delle province
autonome, rientra in questa direzione, favorendo in particolar
modo l'attrazione degli investimenti, tramite il format
Selecting Italy.
Eventi settimanali saranno dedicati alle regioni italiane,
spiega ancora Vattani, e grazie alla collaborazione con il
Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), le imprese
giapponesi che hanno investito in Italia saranno invitate a
condividere le loro esperienze. Un Paese strategico e
fondamentale a partire dalla conoscenza dei territori, ha
sottolineato Fedriga davanti ad una folta platea di giornalisti
locali. "Ci piacerebbe che non fosse soltanto la casa
dell'Italia, ma anche la casa del Giappone, e del rapporto
strettissimo che lega i due Paesi".