Pier Silvio Berlusconi: 'Niente politica, il governo fa bene'
"Non ho nessuna intenzione di scendere in politica, punto". Lo ha affermato Pier Silvio Berlusconi, Ad di Mfe-Mediaset, durante un incontro con la stampa negli studi televisivi di Cologno Monzese. "Primo, voglio continuare a fare il mio mestiere, io amo Mediaset e penso che il mio lavoro non sia finito, anzi", ha aggiunto. "Secondo - ha proseguito -, perché anche mai fosse, e non è, non ritengo serio improvvisarsi dall'oggi al domani, dovrei avere dei bei tempi di preparazione e fare una bella gavetta. Terzo, forse la cosa più importante, perché c'è un governo stabile e c'è un governo che sta facendo bene". Rispetto a un ipotetico ingresso in politica, Pier Silvio Berlusconi ha aggiunto: "Al di là del fatto che io non ho nessuna intenzione, che cosa potrei fare io non lo so, ma l'Italia a oggi ha un governo stabile e secondo me soprattutto guardandosi intorno, pensiamo a quello che sta succedendo in Francia e in Germania, sta facendo bene in un momento molto complicato, provando a fare il meglio possibile". Per quanto riguarda Mediaset, "siamo in un momento bello dal punto di vista dei risultati soprattutto in Italia, ma molto complicato e cruciale dal punto di vista dello sviluppo. Io rimango qua e amo questa azienda e tutte le persone che ci lavorano", ha sottolineato. Sulla possibilità di un Sanremo in casa Mediaset, dopo la sentenza del Tar della Liguria che ha giudicato illegittimo l'affidamento diretto alla Rai, "vedremo. Io penso che Sanremo sia un pezzo di Rai, ma allo stesso tempo che la Rai sia il vero motore e la vera forza del Festival di Sanremo. Quindi da italiano mi auguro che Sanremo rimanga in Rai, punto. Quello che succederà vedremo". "Mi sembra che la situazione sia davvero ancora troppo fumosa per poter esprimere un giudizio", ha aggiunto Berlusconi. "Onestamente non ho ancora capito cosa stia succedendo", ha aggiunto Pier Silvio Berlusconi riferendosi alla possibilità indicata dalla sentenza del Tar della Liguria secondo cui dal 2026 si dovrà procedere all'affidamento del Festival con una gara aperta agli operatori del settore e rispondendo a chi gli chiedeva se l'idea che a occuparsi della realizzazione del Festival fosse Mediaset lo divertisse. "Non mi pongo la domanda: penso che riguardo a certi ambiti sia necessario essere rispettosi", ha sottolineato l'Ad di Mfe-Mediaset. "Per me - ha continuato - Sanremo oggi è un pezzo di Rai per cui non mi pongo la domanda. Se mai un domani dovesse essere sul mercato veramente un oggetto da considerare in ottica commerciale, lo valuteremo con l'atteggiamento giusto che è quello di un'azienda commerciale che valuta costi e ricavi. Ma a oggi non mi pongo nemmeno la domanda: per me è un pezzo di Rai importantissimo". "Penso che la proposta di diminuire il canone sia una mossa di propaganda", ha detto Pier Silvio Berlusconi commentando la proposta presentata dalla Lega per ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. "Lo dico sorridendo - ha aggiunto - perché ho un ottimo rapporto personale con Salvini". Secondo Pier Silvio Berlusconi "se togli 20 euro dal canone, togli 430 milioni dalla fiscalità generale: togli da una tasca prendi dall'altra, non cambia un granché. Tra l'altro la fiscalità generale finanzia voci importanti come la sanità e le pensioni. Mi sembra anche meno chiaro e trasparente nei confronti degli italiani". "Penso di poter dire di avere un buon rapporto con lui", ha sottolineato Berlusconi riferendosi al vicepremier Matteo Salvini. "Ma la politica è la politica, ci sta anche fare propaganda. Il canone è qualcosa che per il cittadino può essere antipatico, ma tutte le tasse lo sono. Però svolgono una funzione importante", ha sottolineato. "Penso che veramente la politica italiana dovrebbe mettere un occhio di riguardo nei confronti della Rai e del sistema dell'audiovisivo. L'Italia è il Paese in ci si investe di meno pro capite a livello europeo, c'è tanta confusione, è un settore importante. La Rai da questo punto di vista è al centro di tutto. Una Rai forte, una Rai che rappresenta l'Italia è troppo importante", ha continuato Pier Silvio Berlusconi.