13/12/2024 14:49:00

Palazzo Reale, nuovi spazi con vista sulla storia di Napoli

Ospiteranno il bookshop, esposte Le ceramiche dei Viceré
Palazzo Reale, nuovi spazi con vista sulla storia di Napoli

Valorizzano gli scavi archeologici che raccontano la Napoli del'400 e del '500, i nuovi spazi inaugurati da Palazzo Reale di Napoli destinati al bookshop mentre già visitabile è la mostra permanente con 17 reperti restaurati dal titolo "Le ceramiche dei Viceré. I reperti provenienti dal pozzo di Palazzo Vecchio". Nel 1999 questi locali furono interessati da lavori di restauro che portarono alla luce opere murarie dell'area di un parco annesso al Maschio Angioino, danneggiate dagli scontri tra Angioini e Aragonesi. Fu il viceré spagnolo Don Pedro da Toledo, nella metà del 1500, contestualmente alla costruzione del Palazzo Vicereale, a disporre la riorganizzazione dell'area con la pavimentazione in laterizi a spina di pesce, oggi tornata visibile nei nuovi spazi. Allo stesso periodo risale la costruzione di una cisterna profonda circa 19 metri, occlusa nel 1600 e dopo la costruzione del Palazzo, opera di Domenico Fontana, utilizzata come discariche per rifiuti domestici. Cinquemila furono i frammenti ritrovati 25 anni fa insieme a parti di una fontana, tra vetri, oggetti metallici, di legno, in cuoio e in osso, oggetti che hanno concorso a fornire uno spaccato della cultura materiale e delle abitudini alimentari a Napoli in epoca Vicereale. Su questo ultimo aspetto, coinvolti negli studi specialisti dei laboratori di Pompei.
    Per Paola Ricciardi, dirigente delegata dal direttore generale dei Musei Massimo Osanna per Palazzo Reale, "il nuovo spazio amplia i servizi offerti ai visitatori. Sarà disponibile dalla primavera non appena sarà scelto il concessionario attraverso un bando che partirà la prossima settimana". Anche questi ultimi lavori, durati un anno (per circa 800mila euro) fanno parte del Piano Strategico "Grande Progetto Beni Culturali" del Mic che ha assegnato al Palazzo Reale 23 milioni di euro. "Non solo è stato effettuato un recupero degli spazi, ma anche un incremento del piano calpestabile attraverso la realizzazione di passerelle in acciaio e vetro che permettono al pubblico di osservare le aree archeologiche, risalenti al periodo vicereale, creando una suggestione attraverso un camminamento sospeso", spiega la responsabile del progetto Almerinda Padricelli.
    L'esposizione delle ceramiche è ospitata in un piccolo ambiente ottocentesco dal quale anticamente avveniva l'accesso ai locali della Tesoreria della Real Casa: si tratta di ciotole, brocche, piatti e mattonelle selezionati tra i ritrovamenti degli scavi. "Proponiamo ai visitatori di compiere un flashback nella narrazione delle vicende storico-architettoniche di Palazzo Reale, immergendosi nel tempo in cui lo stesso edificio non era stato ancora costruito" specifica l'architetto Stefano Gei, che ha curato l'allestimento della mostra.
   

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