Spalletti, Italia deve fare passi avanti sull'impatto fisico
"Ho chiamato molti centrocampisti,
perché un giocatore di questo reparto ha di suo la disponibilità
a creare una squadra forte, è sempre in sintonia con tutto ciò
che ha intorno, è sempre disposto a dare una mano a chiunque
perché è nel mezzo del gioco. La Germania è una squadra forte, e
tosta, ma noi vogliamo giocare queste partite e portarcele a
casa". Così il ct della nazionale Luciano Spalletti, ospite
della 'Domenica Sportiva', durante la quale ha confessato di
preferire Maradona a Pelé, mentre tra Messi e Cristiano Ronaldo
non si è espresso, precisando però che l'argentino "è più
difficile da marcare".
Il ct ha poi parlato di Federico Chiesa, che lui considera
pezzo importante della sua squadra ma che nel Liverpool fa
tribuna. "Va oltre l'ostacolo da solo - le parole di Spalletti -
crea situazioni di vantaggio per la squadra, prende, ti guarda
negli occhi, va di là e offre situazioni da solo. Ma è chiaro
che deve cominciare a giocare con più continuità. Se avrebbe
fatto bene a rimanere in Italia? Non lo so, ma forse ora avrà
conoscenze che gli serviranno per crescere ancora". Ma ha
ragione il tecnico del Liverpool Arne Slot , secondo il quale a
Chiesa manca ancora l'intensità per giocare in Premier League?
"Per me può aiutare qualsiasi squadra in qualsiasi campionato -
risponde Spalletti -, ma dal punto di vista dell'impatto fisico
dobbiamo fare dei passi avanti, anche con la Francia abbiamo
sofferto un po' la loro stazza e intensità di ritmo. Sotto
questo punto di vista dobbiamo fare dei passi avanti".
Poi il racconto del dopo-Europei e la dolorosa eliminazione
con la Svizzera. "Dopo il gol preso a Parigi (dove poi l'Italia
vinse ndr) - dice Spalletti - ho pensato che non ci eravamo
lasciati alle spalle quelle cose che ci avevano fatto fare
brutta figura nella partita contro la Svizzera. C'era da
riprendere in mano una situazione in cui avevamo fatto vedere
troppi punti da dover correggere. Però poi nei pochi allenamenti
che avevamo fatto avevo notato cose importanti, che mi avevano
fatto tornare il sorriso e che nel seguito di quella partita si
sono viste".
Inevitabile una battuta sul Napoli, con cui nel 2023 ha vinto
lo scudetto e che ora, con Antonio Conte, per Spalletti "è di
nuovo sulla strada per andare fino in fondo e lottare per lo
scudetto". "Il Napoli sta facendo un grande campionato -
sottolinea il ct -, si vede un'identità di squadra ben precisa,
sono forti e hanno un allenatore forte, e un ambiente
fortissimo. Lobotka? E' uno di quelli che ha determinato molto:
chi gioca in quel ruolo deve essere il faro della squadra, e lui
lo è".