26/12/2024 17:28:00

A Natale Garante Umbria con i detenuti carcere di Spoleto

Brindisi con settore transito. Per Caforio situazione 'grave'
A Natale Garante Umbria con i detenuti carcere di Spoleto

Brindisi con i detenuti del settore transito del carcere di Spoleto per il garante dei detenuti dell'Umbria Giuseppe Caforio e il comandante della polizia penitenziaria Luca Bontempo. Settore dove per il Garante c'è "purtroppo una situazione di particolare gravità dovuta al sovraffollamento e al sostanziale isolamento di questi detenuti che emblematicamente rendono ancora più difficile il quadro complessivo della situazione della casa circondariale spoletina".
    "È stato un momento toccante - spiega Caforio - in cui i detenuti hanno espresso il proprio disagio e ed è stato condiviso con i rappresentanti della polizia penitenziaria che parallelamente manifestano problemi legati alla grave carenza di personale e alla mancanza di un sostegno da parte delle strutture sanitarie e del comparto socio assistenziale dovuto sempre alle note carenze. Peraltro, il carcere di Spoleto si trova in questo momento in una situazione di particolare criticità dovuta anche all'avvicendamento della dottoressa Bernardino Di Mario che in modo egregio ha svolto il ruolo di direttore a Spoleto e prima ancora di quello di Perugia con risultati lusinghieri, ma che purtroppo a brevissimo lascerà l'incarico per raggiunti limiti di età. C'è incertezza sulla sua sostituzione e preoccupazione, perché come spesso accade, vi è il rischio concreto che vi sia un interim con qualche altro direttore di carcere limitrofo e ciò certamente non aiuta ad affrontare un momento estremamente delicato in cui è necessario che i vertici dell'organizzazione carceraria siano tutti nella loro pienezza dei poteri e presenti sul campo. Ancora una volta il Garante rivolge un appello alla politica, perché dai buoni propositi si passi, quanto prima, ai fatti con interventi decisivi sul sistema carcerario nazionale e umbro".
    Per Caforio l'auspicio è che con il nuovo anno e con il provveditorato che è stato istituito a Perugia, "possa partire una nuova fase che dia una prospettiva positiva alle gravi violazione dei diritti fondamentali a cui il sistema carcerario purtroppo deve assistere quotidianamente". "Il presidente Mattarella da tempo e il Papa a Rebibbia oggi hanno aperto la porta verso un nuovo sistema carcerario" conclude il Garante.
   
   

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