A Brisbane, Kyrgios subito ko: 'Ho fatto i conti con la realtà'
Un rientro a due facce, quello di Nick Kyrgios. L'australiano, assente dalle competizioni da quasi due anni, nel giro di quarantott'ore ha prima debuttato a Brisbane in doppio con Novak Djokovic battendo il duo Erler-Mies per poi ripresentarsi in campo nel tabellone del singolare dove è invece incappato in una sconfitta i tre set (7-6, 6-7, 7-6) contro il giovane francese Giovanni Mpethsi-Perricard. Ma più della sconfitta, a gettare ombre su quella che sarà il prosieguo della sua stagione, è stato il riacutizzarsi di un dolore al polso con cui l'aussie ha dovuto fare i conti per buona parte del match e che ora mette in dubbio la sua presenza agli Australian Open. Nel dopo partita, Kyrgios ha alternato commenti all'insegna dell'ottimismo circa il livello da lui mostrato in campo dopo il lungo periodo di assenza, ad altri intrisi di puro realismo viste le condizioni del suo polso e di un eventuale recupero in vista di Melbourne: "Dopo oggi sono davvero super emozionato all'idea (di dover giocare) gli Australian Open - ha esordito l'ex finalista di Wimbledon - Se sarò pronto per giocare lo farò. Ma oggi ho anche fatto i conti con la realtà". La realtà per Nick riguarda la differenza tra "un match al meglio dei tre set giocato con il mio polso, ma se sarò in grado di giocare, un Grand Slam è estenuante mentalmente e anche fisicamente è davvero una faticaccia". Una constatazione che pochi istanti dopo lo porterà a dire di aver bisogno "quasi di un miracolo, e che tutte le stelle si allineino perché il mio polso tenga durante un Grand Slam". In attesa di conoscere l'evoluzione dell'infortunio - il primo Slam della stagione prenderà il via il prossimo 12 gennaio - Kyrgios non ha lesinato commenti relativi alla sua prestazione odierna che, anche se risoltasi con una sconfitta, ha destato in lui buone impressioni: "Per me è stato un gran match, considerato che non ne giocavo uno da diciotto mesi ed essere riuscito a mettermi in condizione di poterlo vincere è stato emozionante". Pubblico, atmosfera, colpi. Kyrgios seppur leggermente appesantito è sembrato in grado di ritrovare lampi del suo miglior livello di gioco. Una "bella sensazione", l'ha definita il ventinovenne, "tornare in campo e dimostrare di poter ancora sostenere il livello di un avversario reduce da quella che è stata la sua miglior stagione della carriera e destinato a migliorare ancora". Altri rivali verranno, per Nick, e con loro occasioni per dimostrarlo ancora. Polso permettendo.