Il governo cileno respinge il progetto minerario Dominga
Il Comitato dei ministri
cileno, guidato dal dipartimento dell'Ambiente, ha respinto per
la seconda volta in due anni, all'unanimità, il controverso
progetto minerario di Dominga, di proprietà della società cilena
Andes Iron.
L'impianto, situato nella regione di Coquimbo, è una miniera
a cielo aperto in grado di produrre 12 milioni di tonnellate di
concentrato di ferro e 150.000 tonnellate di concentrato di
rame. Il progetto è fermo da più di 10 anni per diverse
controversie legali, oltre che per la forte opposizione delle
organizzazioni ambientaliste. La zona è infatti vicina alla
Riserva nazionale dei pinguini di Humboldt, una delle aree
protette più importanti del Cile settentrionale.
Nella sua decisione, il Comitato dei ministri ha accolto una
dozzina di reclami dei cittadini riguardanti l'esclusione delle
dichiarazioni sulla biodiversità e "l'insufficiente" piano di
emergenza e di contingenza.
Andes Iron ha nel frattempo annunciato un'azione legale, con
l'obiettivo, ha spiegato, di "poter presto sviluppare il
progetto Dominga, poiché rispetta pienamente tutte le condizioni
richieste dalle istituzioni ambientali".