Maduro giura per un terzo mandato. L'opposizione: 'E' colpo di Stato'
Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro ha giurato per un terzo mandato di sei anni, di fronte a Jorge Rodriguez, presidente dell'Assemblea nazionale, il Parlamento unicamerale di Caracas. Maduro ha giurato di "far rispettare tutti gli obblighi della Costituzione" e ha promesso che questo nuovo mandato presidenziale "sarà di pace, prosperità e nuova democrazia". Il leader ha giurato su una copia originale dell'attuale Costituzione, firmata da Hugo Chávez, fondatore della cosiddetta rivoluzione bolivariana. Pochi istanti dopo gli è stata consegnata la fascia presidenziale. La televisione di Stato, che ha trasmesso la cerimonia in diretta e sui media aperti e digitali, ha mostrato le immagini di una manciata di sostenitori chavisti radunati intorno al palazzo legislativo nel centro di Caracas, sotto strette misure di sicurezza militari e di polizia Sono circa cento le rappresentanze diplomatiche di vari Paesi, soprattutto africani e caraibici, arrivate in Venezuela per l'insediamento di Nicolás Maduro per il terzo mandato presidenziale. Finora l'unico capo di Stato presente è il presidente di Cuba, Miguel Díaz Cancel, il cui arrivo è stato trasmesso in diretta dalla televisione di Stato venezuelana. Il presidente della Duma di Stato russa (camera del Congresso), Vyacheslav Volodin, è arrivato dalla Russia per conto del presidente russo Vladimir Putin, riferiscono i media pro-Chávez Telesur e Venezolana de Televisión. La Cina ha inviato un rappresentante parlamentare, Wang Dongming, per conto del presidente Xi Jinping, secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri cinese. Sono arrivati anche il primo ministro di Antigua e Barbuda, Gaston Browne, il presidente del parlamento di Santa Lucia, Claudius Francis, e da Grenada, Dennis Cornewall, ministro delle infrastrutture, e Adrian Thomas, ministro del turismo. Secondo fonti ufficiali, il resto dei partecipanti sono funzionari politici di medio livello o autorità di forum politici come l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec), il cui segretario generale, Haitham Al-Ghais. Ieri sera erano arrivate le delegazioni di Algeria, Repubblica Araba Saharawi, Antigua e Barbuda, Santa Lucia e Grenada, e l'algerino Ibrahim Boughali, presidente dell'Unione interparlamentare araba. Alla cerimonia è presente anche l'ex presidente dell'Honduras, Manuel Zelaya (2006-2009), ora consigliere del presidente del Paese, Xiomara Castro. Si registrano anche gli arrivi di delegazioni di partiti politici del Congo, del Messico, del Forum di San Paolo e rappresentanti dei giovani di Argentina, Brasile, Cile, Colombia e di altre nazioni dell'America Latina e dei Caraibi, secondo quanto riportato da Telesur. Il Ministro Gil ha anche rilasciato delle fotografie con le delegazioni di Nigeria, Mali, Burkina Faso, Uganda, Serbia e Bielorussia L'opposizione, che rivendica la vittoria del suo candidato Edmundo Gonzalez Urrutia alle elezioni presidenziali di luglio, ha definito l'insediamento di Nicolas Maduro per il terzo mandato un "colpo di Stato". "Un colpo di Stato è stato compiuto", ha affermato la principale coalizione di opposizione, Plataforma Unitaria, in una dichiarazione pubblicata sui social media. La coalizione ha parlato di "usurpazione del potere da parte di Nicolas Maduro (...), sostenuto con la forza bruta e ignorando la sovranità popolare espressa con forza il 28 luglio". "Nicolás Maduro non ha la legittimità di un presidente democraticamente eletto". Lo afferma una dichiarazione dell'alto rappresentante Ue Kaja Kallas a nome dei 27 Paesi dell'Unione Europea. "L'Ue - nota Kallas - sostiene il popolo venezuelano nella sua difesa della democrazia. Le nuove sanzioni colpiscono le persone che minano la democrazia e i diritti umani. Continueremo a lavorare con tutti i venezuelani per una soluzione democratica della crisi". "Le notizie che arrivano dal Venezuela rappresentano un altro inaccettabile atto della repressione del regime di Maduro, di cui non riconosciamo la proclamata vittoria elettorale. Intendiamo continuare a lavorare per una transizione democratica e pacifica. Le legittime aspirazioni di libertà e democrazia del popolo venezuelano devono finalmente trovare realizzazione". Così in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "E' necessario restituire il Venezuela al popolo. Maduro dovrebbe affrontare la giustizia, non prestare un giuramento illegittimo. La libertà deve prevalere. Il Venezuela sarà libero." Lo scrive su X la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola nel giorno dell'insediamento del presidente venezuelano Nicolas Maduro e all'indomani dell'arresto lampo della leader dell'opposizione, Maria Corina Machado. La Ong venezuelana Foro Penal, impegnata nella difesa dei diritti umani nel Paese caraibico, ha segnalato l'arresto di almeno 17 persone durante le proteste contro il governo di Nicolás Maduro, avvenute ieri in diverse regioni del Venezuela. Secondo le informazioni diffuse dal vicepresidente dell'organizzazione, Gonzalo Himiob, gli arresti compiuti dalle forze chaviste sono avvenuti negli stati di Zulia (cinque), Distretto Capitale (uno), Carabobo (due), Lara (uno) , Trujillo (uno), Portuguesa (uno) e Yaracuy (tre). Foro Penam ha invitato i cittadini a segnalare eventuali casi simili tramite i canali di contatto disponibili. "Il nostro centro reclami è disponibile a ricevere segnalazioni di violazioni dei diritti umani al fine di fornire assistenza legale gratuita a chiunque ne abbia bisogno", ha aggiunto Himiob sui social. Il Venezuela ha chiuso i suoi confini con la Colombia per 3 giorni, in coincidenza con l'insediamento di Nicolas Maduro. Lo annuncia il governatore locale, che denuncia un "complotto internazionale" per "rovesciare" il presidente, la cui rielezione viene contestata da molte cancellerie occidentali e latinoamericane. "Abbiamo informazioni su un complotto internazionale per disturbare la pace dei venezuelani" e "ordiniamo, su istruzioni del presidente Nicolas Maduro, la chiusura della frontiera con la Colombia", ha dichiarato Freddy Bernal, governatore regionale di Tachira. La chiusura è iniziata alle 5:00 locali (10:00 italiane).