Quasi 10 milioni i cittadini che hanno richiesto un prestito
Quasi 10 milioni i cittadini che
hanno richiesto un prestito nel 2023, soprattutto tra i
disoccupati o chi ha contratti a tempo determinato. E per un
aiuto economico ci si rivolge in primis alle famiglie e in
seconda battuta alle banche, ma non mancano i casi in cuisi
'cade' nel mercato illegale del credito o nell'usura.E' quanto
emerge dal rapporto Istat 'Le richieste di aiuto economico dei
cittadini' per l'anno 2023, in cui si sottolineano il contesto
di 'fragilità sociale' elo stato di 'subalternità e
dipendenza'.
"Nel 2023, circa 9 milioni 762mila, pari al 23,1% dei
cittadini con età compresa tra i 18 e 74 anni per far fronte a
momenti di particolare difficoltà o mancanza di liquidità hanno
chiestoun prestito o un aiuto economico a familiari, amici,
vicini di casa, società finanziarie, banche (inclusi i servizi
bancari della posta) o ad altre persone - rileva l'Istat -
senza differenze significative tra maschi e femmine, ma con
un'incidenza più elevata tra i cittadini stranieri (39,8%)
rispetto agli italiani (22,4%)". La quota di chi richiede un
prestito/aiuto tra i disoccupati arriva al 34%.
In generale, il 54,7% si è rivolto ai familiari, il 31,4%
alle banche, il 22,7% alle società finanziarie, il 7,4% agli
amici o ai vicini di casa, il 2,4% ad altre persone. I familiari
concedono il prestito/aiuto nel 97% dei casi, chiedendo in
cambio un interesse soltanto al 7,5% dei richiedenti. Il 27,7%
di chi ha ricevuto il prestito non sa valutare se l'interesse
pagato è più alto o meno rispetto a quanto avrebbe richiesto la
propria banca.