Ice, Australia e Corea del Sud nuovi Paesi importatori di olio
"A dispetto delle crisi climatiche e
delle problematiche nazionali legate, ad esempio, al proliferare
della xilella e della siccità, anche per il 2023 e fino al
settembre 2024 i dati dell'export dell'olio di oliva italiano,
si confermano confermati. I principali clienti sono gli Usa, la
Germania, la Francia, il Giapppone e il Canada. Al mese di
settembre 2024, come valore non assoluto ma in percentuale,
vediamo emergere dei nuovi Paesi importatori: l'Australia
(aumento di importazione del 228%) e la Corea del Sud (aumento
del 149%)".Lo ha dichiarato Brunella Saccone, dirigente
dell'Ufficio Agroalimentare di Agenzia Ice (Agenzia per la
promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese
italiane) alla presentazione oggi a Roma del Premio Ercole
Olivario."Questi dati seppur non rilevanti come valore
assoluto, ma in percentuale, ci danno - ha aggiunto -la
dimensione di come vadano esplorate e percorse nuove strade per
l'export del nostro olio, è necessario che le aziende
produttrici cerchino di capire quali sono le migliori strategie
di internazionalizzazione, è necessario analizzare i trend di
consumo locali, adattare i packaging, tutelare il prodotto da
imitazioni e tentativi di contraffazione e più in generale,
comprendere che l'olio e.v.o. italiano è una ricchezza per il
nostro Paese e come tale occorre mettere in campo tutte le
azioni necessarie per sua tutela, valorizzazione e per la
corretta remunerazione della filiera".