Uif, da venerdì cala la soglia per tracciabilità operazioni oro
Scatta da venerdì il calo, da 12.500
a 10.000 euro, della soglia sopra la quale comunicare alla Uif,
l'unità di informazioni finanziarie presso la Banca d'Italia, le
operazioni in oro. Il 17 gennaio 2025 entrerà in vigore il
decreto legislativo, che adegua la normativa nazionale alle
disposizioni del regolamento (UE) 2018/1672 in tema di controlli
sul denaro contante, apportando modifiche anche alla disciplina
delle dichiarazioni di operazioni in oro.
Tra le principali novità la Uif evidenzia che la
dichiarazione è dovuta anche per le operazioni dello stesso tipo
eseguite nel corso del mese solare con la medesima controparte,
qualora singolarmente pari o superiori a2.500 e
complessivamente
pari o superiori a 10.000 euro.
E' incluso anche il materiale d'oro
da destinare a fusione per ricavarne oro da investimento nonché
a uso prevalentemente industriale.
Per i trasferimenti al seguito di oro da investimento
corrispondente a monete con un tenore in oro
di almeno il 90% o a lingotti sotto forma di barre, pepite o
aggregati con un tenore in oro di almeno il
99,5%, in entrata o in uscita dal territorio nazionale, sono
previsti obblighi di dichiarazione e di informativa all'Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli. "A partire dal prossimo 17 gennaio
non dovranno più essere trasmesse alla UIF le dichiarazioni
inerenti ai predetti trasferimenti.
Dovranno invece continuare a formare oggetto di dichiarazione
alla Uif i trasferimenti al seguito,
in entrata o in uscita dal territorio nazionale, aventi a
oggetto oro ad uso prevalentemente industriale nonché il sopra
citato materiale d'oro da destinare a fusione".
La recente riforma attribuisce all'Unità il potere di emanare
istruzioni volte a precisare le
operazioni oggetto di dichiarazione, i contenuti e le modalità
di invio della dichiarazione stessa.
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