Crudeltà sulle cavie e omissioni, arresti a Catanzaro
Topi e ratti seviziati, uccisi senza
anestesia come prescrive la legge, spesso decapitati, il tutto
in laboratori scientifici (stabulari) con numerose criticità
igieniche e ambientali. Una situazione che avrebbe dovuto essere
rilevata dai veterinari incaricati dei controlli e segnalata. Ma
tutto ciò, all'Università Magna Graecia di Catanzaro, non
sarebbe avvenuto perché regnava un "collaudato sistema illecito"
che faceva sì che le ispezioni nei laboratori da parte dell'Asp
fossero "pilotate" per ottenere l'attestazione di regolarità
delle ricerche ed evitare la revoca dei finanziamenti
ministeriali ammontanti a circa due milioni per vari progetti.
E' questa la convinzione della Procura della Repubblica e dei
finanzieri del Gruppo di Catanzaro che stamani hanno eseguito
un'ordinanza del gip che ha portato agli arresti domiciliari
undici tra docenti e ricercatori dell'Ateneo - tra i quali l'ex
rettore Giovambattista de Sarro - e veterinari dell'Asp. Un
altro veterinario dell'Asp è stato interdetto dall'esercizio
delle pubbliche funzioni per 12 mesi.