17/01/2025 18:32:00

Ecco i 33 ostaggi che saranno rilasciati

Le ragazze prese al rave, i piccoli Bibas, le soldatesse
Ecco i 33 ostaggi che saranno rilasciati

 Romi Gonen, Emily Tehila Damari, Arbel Yehud: tre giovani donne di neanche 30 anni, piene di vita nei post sui social, a Gaza da 469 giorni. Potrebbero essere tra i primi 33 ostaggi a tornare a casa a cominciare da domenica, i cui nomi sono stati diffusi oggi per la prima volta, ma sottolineando che l'elenco non chiarisce chi è in vita e chi non lo è più. Le prime due sono state viste per l'ultima volta a novembre del 2023, i rapiti liberati durante il primo cessate il fuoco hanno raccontato di averle viste nel luogo dove erano tenuti prigionieri insieme dai terroristi. Da allora nessuna notizia, come per Arbel.
Romi, 24 anni quando è stata rapita, era al festival Nova a Reem, tre degli amici che erano con lei sono state uccisi.


Emily, 28 anni, invece è stata portata via dalla sua casa a Kfar Aza insieme a un amico. Arbel, 29 anni, quel sabato era nel kibbutz Nir Oz, dove viveva con il suo compagno Ariel Kunio. I miliziani di Hamas hanno sparato al suo cane, poi hanno preso il fratello di Ariel, la moglie Sharon e le loro figlie gemelle Emma e Yuli, di 3 anni. Sharon, Emma e Yuli sono state liberate durante lo scambio di ostaggi il 23 novembre 2023. Il fratello Dolev, inizialmente considerato rapito, è stato trovato morto sul territorio israeliano il 3 giugno 2024, ma probabilmente Arbel non lo sa, così come forse non sa - se è ancora in vita - che sta per tornare in Israele.


Ma a chi toccherà uscire per primo dai tunnel di Hamas è impossibile dire adesso: gli ostaggi non sono tutti in mano a un solo gruppo di terroristi, e ogni fazione ha nascondigli sottoterra dove li ha nascosti. Le truppe dell'Idf sono a Gaza, spostare i rapiti in tempo per il rilascio non è sicuro per i miliziani. Sarà più facile per coloro che sono prigionieri nel sud di Gaza, vicino al valico di Rafah, al confine con l'Egitto.
Dove dovrebbero essere consegnati all'esercito israeliano, che li trasporterà in ospedale in elicottero.


L'attesa più atroce è per i due bambini ancora prigionieri: Kfir, che domani compie due anni, la maggior parte della sua piccola vita trascorsa da sequestrato, e Ariel, il fratellino rapito a 4 anni insieme con la madre Shiri. Se sono ancora vivi, saranno liberati nella prima fase dell'accordo, che dura 42 giorni. Nel frattempo le famiglie sperano e pregano. Come quelle delle cinque soldatesse osservatrici rapite dalla base militare di Nahal Oz. Liri Elbag portata via a 19 anni, era arrivata solo da due giorni, dopo aver completato il corso. Karina Aryev, portata via a 20 anni. Nei video diffusi da Hamas la si vedeva insanguinata, terrorizzata, circondata da decine di miliziani che urlavano. Nelle stesse clip era vicina alle altre soldatesse, Agam Berger, Daniela Gilboa, Naama Levy, anche loro ferite, sotto shock. In un filmato Naama cerca di comunicare con i terroristi per dire che non è una loro nemica: "Ho amici in Palestina", grida.


Nella lista dei 33 ostaggi che saranno liberati nella prima parte del piano c'è anche Doron Steinbrecher, 31 anni, presa dai jihadisti dalla sua casa nel quartiere dei giovani nel kibbutz di Kfar Aza. Ha una malattia cronica e ha bisogno di una medicina salvavita, che non ha più assunto dal momento del rapimento. Doron è un'infermiera veterinaria, il contatto con lei si è interrotto dopo che ha inviato un messaggio vocale alle sue amiche, dicendo che era stata catturata dai miliziani. Il 26 gennaio 2024, Hamas ha pubblicato un video in cui appariva insieme a Daniela Gilboa e Karina Aryev. Da allora nessuna notizia. 

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