Seul, 'Yoon risponda di insurrezione e abuso di potere'
Gli investigatori sudcoreani
dell'anticorruzione (Cio) hanno raccomandato che il presidente
Yoon Suk-yeol, sotto impeachment per il maldestro tentativo di
legge marziale del 3 dicembre, sia ufficialmente incriminato per
insurrezione e abuso di potere.
Sono i risultati dell'inchiesta di 51 giorni condotta dal Cio
e ora consegnati alla procura di Seul che dovrà proseguire il
procedimento. Le accuse ufficiali, secondo i media locali, sono
di "aver guidato un'insurrezione" e di "abuso di potere". Yoon è
il primo capo di Stato sudcoreano in carica ad essere stato
arrestato.
L'Ufficio investigativo sulla corruzione per alti funzionari,
non avendo i poteri per incriminare un presidente, ha riferito
di aver richiesto le incriminazioni formali contro il
presidente, attualmente sospeso dalle sue funzioni, trasferendo
il caso alla procura di Seul. Yoon è accusato di collusione con
l'allora ministro della Difesa, Kim Yong-hyun, e altri
funzionari civili e militari di alto livello allo scopo di
scatenare una rivolta attraverso l'imposizione del 3 dicembre
della dichiarazione della legge marziale, durata circa sei ore e
bocciata da un drammatico voto parlamentare notturno. È anche
accusato di abuso di potere per aver inviato le truppe
all'Assemblea nazionale, il parlamento di Seul, per impedire ai
deputati di respingere il decreto. Yoon è agli arresti presso il
centro di detenzione di Uiwang, a sud della capitale, mentre è
in corso anche il procedimento dinanzi alla Corte costituzionale
sulla conferma o sul rigetto del suo impeachment di dicembre da
parte dell'Assemblea nazionale: se sarà mantenuto, il presidente
sarà rimosso dall'incarico, innescando elezioni presidenziali
anticipate entro 60 giorni. Se respinto, invece, l'ex
procuratore capo nazionale sarà reintegrato e tornerà nel pieno
delle sue funzioni.