Oppositore, 'uscirò morto dall'ambasciata argentina a Caracas'
Uno dei cinque leader oppositori
venezuelani richiedenti asilo dell'ambasciata argentina a
Caracas, l'ex governatore dello stato di Bolívar (1989-1990) e
giornalista, il 75enne Omar González che ha denunciato di non
ricevere più i farmaci salvavita di cui ha bisogno per il cuore,
ha escluso di "mettersi a disposizione" della giustizia
venezuelana.
"È completamente escluso, perché la nostra unica azione è
stata quella di cercare la libertà del Venezuela. Per quanto mi
riguarda mi porteranno via morto, non mi arrenderò nelle mani di
(Nicolás) Maduro e del suo regime. Questo fa parte del
terrorismo che fanno contro di noi", ha denunciato González in
un'intervista video al sito venezuelano Alberto News.
González, accusato come altri 4 di cospirazione dal
governo venezuelano, ha ribadito la sua richiesta
all'amministrazione di Maduro di concedere i corrispondenti
lasciapassare nel quadro del rispetto dell'Accordo di Vienna,
confermando che le autorità di Caracas continuano a bloccare
l'acquisto dei farmaci salvavita di cui ha bisogno.
"La comunità nazionale e internazionale deve alzare la
voce per il rispetto di un diritto umano" ha poi aggiunto,
sottolineando che i 5 hanno chiesto al corpo diplomatico in
Venezuela una dichiarazione sull'assedio dell'ambasciata
argentina (sono là da oltre 10 mesi e hanno ricevuto l'asilo da
Buenos Aires) non ottenendo però risposte. "Anche il Nunzio
Apostolico dovrebbe parlare ... il silenzio che hanno mantenuto
è stato molto strano", ha concluso.