Champions: la Juventus cade in casa, ai playoff il Milan o il Psv
La Juventus perde ancora, il Benfica espugna lo Stadium e fa scivolare i bianconeri al 20/o posto: i play-off erano già certi, ora la squadra di Thiago Motta, accoppiata con il Feyenoord, dovrà vedersela con il Psv Eindhoven o in un derby tutto italiano con il Milan. E' una serata che per la Juve comincia male, con l'infortunio muscolare di Kalulu, e prosegue peggio, con una rete per tempo firmata da Pavlidis e Kokcu, oltre ai sonori fischi finali. Thiago Motta e i suoi ragazzi devono riscattare il tonfo di Napoli, addirittura si era vociferato di possibili dimissioni da parte del tecnico bianconero. "Non ho mai riferito né in radio né attraverso alcun mezzo di comunicazione tale notizia peraltro completamente infondata" ha voluto precisare Massimo Brambati, ex calciatore e procuratore cui erano state attribuite le indiscrezioni.
Nell'undici dell'allenatore ci sono Weah e McKennie (capitano di serata) come terzini, Douglas Luiz con Thuram in mediana, Mbangula e non Koopmeiners nella trequarti insieme a Conceicao e Yildiz alle spalle di Vlahovic. La stella del Benfica è Di Maria, al primo ritorno da avversario allo Stadium, con il Fideo protagonista di un bell'abbraccio con Thiago Motta. Sugli spalti, invece, i tifosi dedicano due striscioni all'ex capitano Danilo: "Grazie di tutto, in un mondo senza più valori ti salutiamo con tutti gli onori" i messaggi per il brasiliano. La sfida è subito ad altissimi ritmi, Mbangula ha l'occasione migliore con un colpo di testa ravvicinato respinto da Trubin.
Poi, nel giro di un minuto, la Juve vive una doppia doccia gelata: Kalulu si ferma per problemi muscolari e lascia il posto a Locatelli, il gioco riprende e Gatti buca l'intervento, spianando la strada al vantaggio di Pavlidis su assist di Bah. I bianconeri patiscono il contraccolpo, Douglas Luiz e Vlahovic vengono anche beccati dai tifosi per diversi errori tecnici e Trubin non deve compiere nessuna parata. In pieno recupero, invece, Perin deve mettere un'enorme pezza al pasticcio di Gatti e Locatelli, respingendo la botta ravvicinata a colpo sicuro di Pavlidis.
Lo Stadium ricopre di fischi la Juve che rientra negli spogliatoi, Thuram prova a suonare la carica al 57' con un tiro forte ma centrale mentre Yildiz colpisce l'esterno della rete.
Thiago inserisce Koopmeiners e Nico Gonzalez per Thuram e Mbangula, l'argentino fa subito ammonire Otamendi ma Vlahovic calcia alto la punizione da posizione interessante. Di Maria esce tra i fischi mentre la Juve prova a dare segnali di ripresa, alzando il baricentro e giocando nella metà campo del Benfica: al 75' McKennie crossa, Douglas Luiz si inserisce e Trubin blocca in bello stile con un volo plastico.
I portoghesi, però, ripartono alla grande e a dieci dalla fine pescano il raddoppio, quando Kokcu colpisce dal limite dell'area e fa esplodere gli oltre duemila tifosi arrivati da Lisbona. E' la mazzata definitiva per la Juve, che trova la seconda sconfitta di fila dopo il tonfo di Napoli. Sono fischi e contestazione per i bianconeri, domenica alle 12.30 arriverà l'Empoli allo Stadium e la squadra non può sbagliare. Per pensare ai play-off di Champions, con andata 11-12 febbraio e ritorno 18-19, ci sarà tempo.