L'Avana denuncia 'l'assedio criminale' degli Usa sull'isola
Il presidente cubano, Miguel
Díaz-Canel, ha affermato che il ripristino delle restrizioni
economiche contro le aziende legate a L'Avana da parte degli
Stati Uniti rappresenta "un altro abuso, avvolto nella menzogna,
per giustificare l'assedio criminale" contro il Paese.
La presa di posizione arriva dopo l'annuncio del segretario
di stato Usa, Marco Rubio, del ripristino della "lista delle
restrizioni a Cuba", che proibisce determinate transazioni con
aziende controllate o che agiscono per conto di autorità
militari o di intelligence del Paese.
In una lunga pubblicazione su X Díaz-Canel ha riferito che le
misure "non sono sorprendenti" e "riceveranno il ripudio di
tutti i cubani che amano la loro terra, l'isolamento universale
e la responsabilità per i danni causati" alla popolazione.
Per L'Avana, la nuova offensiva di Washington oltre a essere
"una dimostrazione della natura corrotta delle operazioni del
governo in generale", potrebbe anche essere il "preludio di
nuove sanzioni".
Gli Usa hanno anche riattivato il titolo 3 della legge
Helms-Burton - revocato da Joe Biden prima di lasciare la
presidenza - che consente agli statunitensi di avviare azioni
legali in tribunale per recuperare le proprietà espropriate dal
governo cubano dopo la rivoluzione castrista del 1959.