Confcommercio Milano, indotto da Fashion Week quasi 185 milioni
L'indotto generato dalla 'Fashion
Week' di Milano raggiunge quota 184,7 milioni di euro. Lo stima
la Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza in base ai
dati della Questura, di Bankitalia e di Banca Ifis.
A fronte di un calo dello 0,8% da oltre 50mila a 48.400
visitatori stranieri, con un indotto in aumento a 80,9 milioni
di euro, Confcommercio prevede un rialzo dell'1,9% dei
visitatori italiani, da 63mila a 64.200 unità, con una spesa pro
capite più bassa di 1.618 euro, e un indotto di 103,8 milioni,
che portano il totale a quasi 185 milioni.
Nella ripartizione di spesa complessiva, lo shopping pesa per
il 46% (85 milioni), ipernottamenti e la ristorazione per il
39% (72 milioni) e i trasporti per il 15% (27,7 milioni).
Secondo Confcommercio nel bimestre gennaio-febbraio la stima
di afflusso dei turisti a Milano è comunque in crescita rispetto
al 2024, con un rialzo del 5,2% a gennaio (611.976 arrivi contro
572.475 dello scorso anno) e del 5,8% a febbraio (691.420 contro
648.612).
Secondo il segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi,
Monza e Brianza Marco Barbieri, la settimana della moda è il
"banco di prova nella sperimentazione della Ztl" nel cosiddetto
Quadrilatero della moda, tra via Montenapoleone, via della
Spiga, corso Venezia e via Manzoni, ma "occorre risolvere i
problemi aperti". Tra questi Barbieri indica "l'accesso alle
autorimesse, gli orari di carico e scarico merci insufficienti e
il valet parking (servizio di ritiro e consegna dell'auto, ndr)
ancora non definito".