Da Rio al Cearà, le mani della criminalità sui servizi internet

Da Rio de Janeiro allo
stato di Cearà aumenta in Brasile l'azione aggressiva delle
organizzazioni criminali per imporre ai cittadini residenti
nelle regioni da loro controllate il proprio servizio 'illegale'
di internet o il pagamento del 'pizzo' alle imprese per offrire
i collegamenti.
A Rio, gli abitanti del parco di edilizia popolare Minha Casa
Minha Vida del quartiere Estácio - a poche centinaia di metri
dalla sede del municipio carioca - sono senza Internet da 25
giorni dopo che i trafficanti della vicina favela São Carlos
hanno prima tagliato i cavi, poi impedito ai tecnici della Claro
di effettuare le riparazioni. Lo riferisce G1, secondo cui
l'obiettivo dei criminali è fare del servizio internet offerto
dalle imprese a loro collegate l'unica alternativa nella
regione. Quando i cittadini provano a contattare l'impresa, un
messaggio automatico attribuisce la mancata fornitura del
servizio alla mancanza di sicurezza. Lo stesso accade in
numerosi altri quartieri della città, mentre in altri il
servizio è ormai già passato saldamente nelle mani dei
trafficanti.
Caotica nelle ultime ore la situazione in Cearà dove alcune
compagnie locali hanno sospeso le attività a seguito di atti
vandalici compiuti dalle organizzazioni criminali contro le
infrastrutture tra il taglio dei cavi, l'incendio dei veicoli,
fino agli attentati a colpi d'arma da fuoco contro le sedi delle
aziende. I fatti sono stati denunciati tra Fortaleza, Caucaia,
São Gonçalo do Amarante e Caridade, nell'ultima settimana. In
questo caso le locali organizzazioni criminali chiedono alle
aziende il pagamento del pizzo per poter continuare a offrire il
servizio nelle aree dominate dalle gang.