12/03/2025 18:53:00

Stasi cauto: 'Ho fiducia nella giustizia per Chiara'

Difesa: 'Faremo istanza di revisione, ma non sull'onda mediatica'
Stasi cauto: 'Ho fiducia nella giustizia per Chiara'

Razionale e cauto. Ma speranzoso.
    Chi ha potuto vederlo e ha parlato con lui in queste ore descrive così Alberto Stasi, che tutti i giorni ormai da un paio di anni esce dal carcere milanese di Bollate per occuparsi della contabilità di un'azienda. E che ora crede più che mai che le nuove indagini della Procura di Pavia possano cancellare le sue responsabilità, accertate da una sentenza definitiva dopo due assoluzioni in primo e secondo grado, per l'omicidio dell'allora fidanzata Chiara Poggi.


    "Ho fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia, soprattutto per Chiara", ha detto all'avvocata Giada Bocellari, che lo assiste col collega Antonio de Rensis.
    Parole di chi pare intravedere una luce in fondo al tunnel, dopo che martedì è deflagrata sui media la notizia della riapertura dell'inchiesta sul caso Garlasco, dopo quasi 18 anni dalla morte di Chiara. Nel mirino degli inquirenti ora è finito Andrea Sempio, amico del fratello della studentessa.


    "Alberto è molto razionale - ha raccontato l'avvocata Bocellari - ormai ha praticamente scontato la sua pena ed è fiducioso, però, che venga fatta giustizia, perché lui si è sempre dichiarato estraneo". Dal primo minuto, infatti, si professa innocente. Quest'estate, dopo l'ammissione al lavoro esterno nel 2023, potrebbe ottenere la semilibertà, ultimo passaggio prima dell'uscita dal carcere dopo la condanna a 16 anni, definitiva dal 2015.
    "Al momento, noi non faremo un'istanza di revisione del processo sull'onda mediatica, non abbiamo fretta di fare cose eclatanti, non si tratta ormai di tirare fuori qualcuno di galera, perché Alberto la pena l'ha già praticamente scontata", ha aggiunto la legale. Che non significa che non ci sarà la richiesta di revisione. "La faremo prima o poi quell'istanza - conferma - ma la faremo quando avremo gli esiti della consulenza dei pm" sulle tracce genetiche, che sarebbero riconducibili a Sempio. Per ora, dunque, "attendiamo le nuove indagini".


    "A questo punto sono passati tanti anni, Stasi è praticamente al fine pena - ha ribadito l'avvocata - e noi aspettiamo di vedere la prosecuzione dell'inchiesta, perché allo stato non abbiamo accesso agli atti dei pm. Attendiamo la consulenza della Procura, che ovviamente ci interessa". Una volta che sarà depositata, anche alla luce dei prelievi genetici per le comparazioni previsti per domani su Sempio, "chiaramente faremo l'istanza".
    La legale ha spiegato che "già nel 2014 era stata fatta una consulenza sul materiale biologico rinvenuto sulle unghie di Chiara Poggi, ma all'epoca venne detto che era degradato". Ora, con gli accertamenti portati avanti dalla difesa di Stasi e confluiti come "impulso" nelle indagini in corso, "c'è stata una nuova lettura dei dati, dei tracciati, una lettura che è stata fatta nel 2025 con nuove tecniche scientifiche".
    Adesso, ha concluso la legale, le analisi della Procura di Pavia dovranno definire con certezza se "quel Dna è di Sempio" e se è riferibile "all'aggressore". Ad ogni modo, ci ha tenuto a precisare rivolgendosi ai media, bisogna "essere garantisti ora con Sempio, cosa che non è mai stata fatta, invece, con Stasi".

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