Borsa: Europa cauta dopo Powell e i dati cinesi, bene i bond
Borse europee poco mosse, con gli
investitori che restano guardinghi dopo le indicazioni fornite
ieri dal governatore della Fed, Jerome Powell, sui tassi - per
il cui taglio serviranno ulteriori progressi sul fronte
dell'inflazione - e i prezzi di giugno in Cina, che evidenziano
il persistere di pressioni deflazionistiche sulla seconda
economia mondiale.
Londra avanza dello 0,3%, Francoforte e Milano dello 0,2%
mentre Parigi sale dello 0,04%. Poco mossi anche i future su
Wall Street, che resta sui massimi in vista dell'avvio della
stagione delle trimestrali. Bene i titoli di Stato, con i
rendimenti in calo generalizzato: il Btp cede cinque punti base
e scende sotto il 3,9%, al 3,88%, mentre lo spread con il Bund
resta invariato a 136 punti base. L'allentarsi delle tensioni in
Francia aiuta anche gli Oat, i cui rendimenti sono in calo di 4
punti al 3,19%.
A Piazza Affari si mettono in luce Saipem (+3,1%), Prysmian
(+2,2%) e Tim (+2%), promossa ieri da S&P Global. Bene anche
Hera (+1,6%), Stm (+1%), in scia ai risultati di Tsmc, e Nexi
(+0,9%) mentre arretrano Banco Bpm (-1,1%), Campari (-0,9%) e
Iveco (-0,8%). Fiacco il petrolio, con il Brent che cede lo 0,4%
a 84,34 dollari la barile mentre il gas sale ad Amsterdam dello
0,3% a 31,4 euro al megawattora.
Attesa nel pomeriggio per la nuova audizione di Powell,
questa volta davanti alla Camera, mentre in mattinata dovrebbe
parlare il componente della Bce, Joachim Nagel.