Tricolore Tamberi, 'grazie del passaggio, Presidente'
Il volo è nel suo dna, salire in
alto, superare ogni volta l'asticella. Eppure quello con mr
President è stato "il più emozionante della mia vita". Vigilia
singolare per Gianmarco Tamberi, chiamato con Arianna Errigo a
rappresentare l'Italia intera ai Giochi di Parigi: il campione
olimpico, portabandiera domani alla cerimonia in tandem con la
fiorettista, è sbarcato nella Ville Lumiere grazie a un
"passaggio" d'eccezione.
Gimbo è infatti salito sull'aereo con Sergio Mattarella alla
volta di Parigi rievocando un po' lo storico volo degli azzurri
del calcio campioni in Spagna con l'allora presidente Sandro
Pertini, che pero' fu al ritorno e da vincitori. Per l'azzurro
dell'alto una nuova puntata del 'sodalizio' nato agli europei di
atletica di Roma, con la prima carica dello stato in tribuna a
festeggiare il trionfo dell'azzurro e lui, Gimbo, a rompere il
protocollo con abbracci e baci al presidente a fine gara. "Posso
dirlo? Il volo più emozionante della mia vita. Direi che non
poteva iniziare meglio questa avventura olimpica, grazie per il
'passaggio' Presidente", le parole dell'azzurro immortalato in
mattinata davanti alla scaletta dell'aereo dallo scalo romani di
Ciampino e poi sbarcato al villaggio dove ha anche mangiato
vicino al presidente.
Che sarà tra i capi di stato a seguire la cerimonia sulla
Senna. Tamberi portabandiera 36 anni dopo Pietro Mennea,
l'ultimo dell'atletica incaricato di portare il tricolore ai
Giochi di Seul '88. "Sventoliamola alta, ma più alta di tutti"
ha scritto sui social il campione di Tokyo 2020, sopra la foto
che lo ritrae al Villaggio, per la visita di Mattarella,
abbracciato all'altra portabandiera, Arianna Errigo. A Parigi
sognando il bis, con il brivido di un infortunio in dirittura
d'arrivo che poteva compromettere la trasferta francese. Attesa
364 giorni, come aveva scritto Gimbo, "passati a sognare quel
momento. 364 giorni per costruire il mio momento.
Tra le mille paure, le forti pressioni e l'ansia di non
sentirsi mai abbastanza pronto. Tra la voglia di stupirmi e
stupire tutti quanti. Vorrei che quel giorno rimanesse impresso
nella storia della mia vita come uno dei momenti più intensi e
belli di sempre". E poi le battute abbracciato a una Torre
Eiffel in miniatura fino alla partenza addirittura sull'aereo
del Quirinale, dice Tamberi "per l'avventura più importante
della mia carriera". E sono già cartoline dei Giochi, in attesa
della pedana che tre anni fa a Tokyo lo ha incoronato campione.