Inizia il grande esodo estivo, prenotate 8 camere su 10
Parte l'esodo estivo e
per l'ultimo weekend di luglio - il primo dell'esodo estivo - le
previsioni sono positive: nelle strutture ricettive ufficiali
sono state prenotate 8 camere disponibili su 10, per un totale
di oltre 6,4 milioni di pernottamenti attesi tra oggi e domenica
28 luglio. A stimarlo è per Assoturismo Confesercenti è il
Centro Studi Turistici di Firenze, che ha rilevato la
saturazione dell'offerta ricettiva nazionale disponibile online
sui principali portali delle Online Travel Agency.
La tendenza rilevata nelle settimane precedenti ha tutto sommato
confermato le aspettative delle imprese, anche se a 'tirare' è
stata soprattutto alla domanda straniera, che ha fatto
registrare il picco delle presenze turistiche di tutto il
trimestre estivo. Le alte temperature, però, dovrebbero dare una
spinta pure alla domanda dei turisti italiani, pur se con
andamenti differenziati: l'afa, infatti, tende a scoraggiare le
presenze in città e metropoli e a premiare le località 'più
fresche'.
Non sorprende, dunque, che i tassi di saturazione delle
strutture ricettive delle località dei laghi e della montagna
registrino un netto aumento, attestandosi per questo fine
settimana rispettivamente al 92 e all'82% delle camere
disponibili. Le città d'arte, invece, si fermano al 75%: un calo
delle prenotazioni legato in parte all'andamento fisiologico
della stagionalità e in parte proprio ai riflessi che i
cambiamenti climatici e le ondate di calore generano sui
comportamenti della domanda.
Per quanto riguarda le macroaree geografiche, in assoluto il
tasso di saturazione più elevato è stato rilevato per il Nord
Est (83%), grazie al buon andamento delle imprese del
Trentino-Alto Adige. Risultato positivo atteso anche per il Nord
Est (82%), soprattutto per le strutture di Liguria e Valle
d'Aosta. Leggermente al di sotto dei valori medi si collocano,
invece, le regioni del Centro Italia (80% di saturazione),
nonostante il picco di occupazione rilevato per le imprese
ricettive delle Marche. Infine, un valore leggermente inferiore
alla media nazionale è stato rilevato per le regioni del Sud e
Isole (81%).
"Occorre porre attenzione, però, al rallentamento della domanda
interna su cui incide la perdita di potere d'acquisto e
risparmio delle famiglie. Il cambiamento climatico, inoltre,
pesa sui flussi turistici, in particolare quelli delle città
d'arte che subiscono gli effetti negativi del clima torrido"
commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo
Confesercenti.