27/07/2024 15:53:00

Giorgetti: 'Se l'Ue vuole un ruolo, si dia una chiara rotta'

Panetta: 'Reagire alla frammentazione economica mondiale'
Giorgetti: 'Se l'Ue vuole un ruolo, si dia una chiara rotta'

"Il mondo sta cambiando rapidamente, gli equilibri geopolitici e geoeconomici si stanno ridefinendo e l'Unione europea, se vuole giocare un ruolo sia economico che politico, deve darsi una chiara rotta". E' la valutazione del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in una conversazione con l'ANSA a margine del G20 a Rio. "Più o meno la nascita della Commissione europea equivale ad un parto - dice - ci vogliono circa nove mesi. L'unica istituzione europea che viaggia di suo e senza problemi, è la banca centrale: tutto il resto fa fatica a trovare una governance precisa".

 Sul portafoglio italiano nella prossima Commissione europea, "il processo è partito, con la richiesta dei nominativi. E' noto che l'Italia come grande Paese fondatore, ha diritto ad avere una posizione importante. E è noto che chiediamo portafogli economici. Riconfermare il portafoglio che ora è di Gentiloni, mi sembra improbabile". "Se guardiamo cinque mesi fa, avevamo un filotto di presenze italiane significativo nella dimensione economica, sia al Parlamento europeo che in Commissione. In Parlamento si è persa - afferma -. In Commissione probabilmente quel tipo di posizione si perderà ma chiaramente ce ne sono altre in discussione".

 Su un maggiore flusso di entrate fiscali rispetto al previsto, Giorgetti è prudente.
"Aspettiamo l'autoliquidazione di fine luglio. E' importante capire come va quella, quando privati e società fanno i bilanci e scoprono quanto devono pagare di tasse e danno gli acconti per l'anno successivo. Ne riparliamo ad agosto, quello è il momento della verità"  

 "Bisogna reagire alla frammentazione economica a livello mondiale, che nei prossimi mesi potrà accentuarsi per effetto di mutamenti politici nei maggiori paesi, con effetti negativi sulla crescita". Così il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta all'ANSA, a margine del G20. "Bisogna definire accordi commerciali - dice - che siano accettabili per i diversi contraenti ma che non limitino la crescita e la disponibilità di beni e servizi. E soprattutto che non alimentino di nuovo l'inflazione: in questo momento le banche centrali stanno completando la disinflazione, una nuova accelerazione dei prezzi al consumo danneggerebbe tutti". 

 "Con l'intelligenza artificiale siamo di fronte a possibili forti rivoluzioni in campo digitale. Come questo influenzerà l'economia, è presto per dirlo. Tutti si aspettano che abbia un effetto positivo, ma con una serie di rischi, in termini di concentrazione di potere, di possibili disuguaglianze e di effetti sull'occupazione". 

 I sintomi di un "rallentamento persistente" dell'economia ci sono, e interessano un po' in generale tutti i Paesi avanzati, ad eccezione degli Stati Uniti, che continuano a crescere a ritmi elevati. "La ripresa che aspettavamo in Europa non è più così probabile come prima, anche se l'Italia continua a crescere", spiega il governatore.
"L'economia europea sta rallentando, ma non so cosa decideremo sui tassi a settembre. Personalmente ho le idee chiare, ma abbiamo ;ancora davanti due mesi di dati e un round di previsioni - ha chiarito Panetta -. Due giorni fa sono usciti gli indicatori anticipatori nell'area dell'euro: si tratta di dati che ci danno informazioni sull'evoluzione prospettica dell'economia e purtroppo (soprattutto nei due maggiori Paesi dell'area euro, Germania e Francia), non vanno bene". E se l'economia rallenta è naturale attendersi minori pressioni inflazionistiche. 

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