Ancma, filiera 2 ruote vale 14,8 miliardi, mancano sostegni
La filiera produttiva di moto e bici
in Italia vale quasi 15 miliardi di euro ma al settoremancano
i sostegni che servirebbero: incentivi alla ricerca e sviluppo e
l'infrastrutturazione ciclabile, indispensabile per sviluppare
il grande potenziale del nostro Paese in ambito cicloturistico".
E' quanto sottolinea ilpresidente dell'Ancma Mariano Roman
che oggi ha presentato a Roma, presso la Sala degli Atti
parlamentari della Biblioteca del Senato, una mappatura
dettagliata della filiera italiana di questo comparto attraverso
uno studio condotto da Bain & Company Italia.
Dallo studio emerge che solo il settore del motociclo attesta
il suo fatturato a 9,5 miliardi di euro, confermando il proprio
primato in Europa anche nella produzione e per i numeri di
mercato. Moto, scooter e ciclomotori piacciono agli italiani:
cresce il numero delle patenti A (oggi una su cinque di quelle
rilasciate, per un totale di 280mila, +6% dal 2013 al 2023
rispetto al +1% delle patenti B) e va molto bene il mercato, che
dal 2020 al 2023 ha fatto segnare una crescita media annua del
12%.
Segno più anche per quanto riguarda il numero degli addetti,
che è cresciuto del 7% tra il 2020 e il 2022, attestandosi a
poco più di 36mila diretti (84mila con indiretti e indotto).
Degno di nota, infine, il saldo della bilancia commerciale dei
motocicli, che ha chiuso nel 2023 con +470 milioni di euro,
confermando la qualità e il ruolo centrale dell'Italia
nell'export. Una dote esclusiva, quella del Made in Italy,
testimoniata anche dall'andamento della componentistica che
afferma la propria leadership nell'alto di gamma, con un valore
medio delle parti esportate di 33 euro al kg contro i 19
dell'import.