Continua l'assedio all'ambasciata dell'Argentina a Caracas
L'assedio all'ambasciata argentina
a Caracas di agenti della polizia e dei servizi segreti
venezuelani dura oramai da oltre 120 ore e i sei membri
dell'opposizione all'interno denunciano di non avere più acqua
potabile ed elettricità da tre giorni.
Stamane, il personale dell'ambasciata ha cercato di
convincere gli agenti a far entrare acqua potabile in bottiglia,
dopo che ieri un'autocisterna era stata bloccata dalla polizia.
"Continua l'assedio della polizia alla residenza ufficiale
dell'ambasciata argentina a Caracas, sorvegliata dal Brasile. Il
complesso è senza elettricità da quasi 72 ore e non permette
l'accesso all'acqua potabile da ieri", ha denunciato su X Pedro
Urruchurtu, coordinatore internazionale di Vente Venezuela, il
partito di Maria Corina Machado.
Lui e altri cinque stretti collaboratori di Machado, tra cui
le leader della sua campagna elettorale, Magali Meda, e della
sua comunicazione, Claudia Macero, sono rifugiati nella sede
diplomatica da marzo.
Vente Venezuela denuncia che l'assedio "cerca di fare
pressione sul team di María Corina Machado affinché se ne vada
in esilio o si costituisca", aggiungendo che "lo scorso
settembre questa stessa ambasciata fu assediata finché che il
presidente eletto González Urrutia non è andato in esilio", in
Spagna.
Tutti i principali collaboratori di Machado e del suo
partito, così come diversi leader di altri partiti della
coalizione Plataforma Unitaria, sono oggi in carcere, in esilio,
in clandestinità o minacciati costantemente dal chavismo al
potere.