15/01/2025 12:37:00

Parigi rende omaggio alla pittrice Suzanne Valadon

Oltre 200 opere in mostra fino al 26 maggio al Centre Pompidou
Parigi rende omaggio alla pittrice Suzanne Valadon

(di Paolo Levi) Da musa a pittrice. Parigi rende omaggio a Suzanne Valadon (1865-1938), tra le rare artiste donne dell'epoca che riscosse successo già in vita, con una retrospettiva al Centre Pompidou. Oltre 200 opere, disegni e stampe della pittrice simbolo di Montmartre vengono presentate dal 15 gennaio e fino a fine maggio nel quadro della mostra lungo le rive della Senna, dopo le tappe a Metz, Nantes e al Museu nacional d'Art de Catalunya (Barcellona) nel 2024.
    Valadon è una "figura di riferimento, criticata ma mai dimenticata", dice Xavier Rey, alla guida del dipartimento per l'arte moderna del Centre Pompidou nonché curatore dell'esposizione insieme alla collega Nathalie Ernoult e alla direttrice del Centre Pompidou Metz, la romana Chiara Parisi.
    Tuttavia, aggiunge, "il grande pubblico la conosce ancora poco, molto meno che i suoi pari Toulouse Lautrec, Auguste Renoir o Pierre Puvis de Chavannes, dai quali ha imparato la pittura posando prima come modello e osservando". Ernoult sottolinea quanto Valadon fosse "molto nota da viva, probabilmente tra le più acquistate dallo Stato francese". A lei venne dedicata una prima retrospettiva a dieci anni dalla morte, nel 1948, al Musée National d'Art Moderne, poi una seconda retrospettiva nel 1967.
    "Da allora - precisa Ernoult - non ce ne sono più state a Parigi, contrariamente a Braque, Picasso o Matisse, e abbiamo dovuto attendere il 2025 per vederla riabilitata".
    Madre del pittore Maurice Utrillo (1883-1955), Valadon è anche "probabilmente la prima donna ad aver realizzato del Nudo maschile di grande formato", fa notare la commissaria. Cresciuta insieme alla madre, una modesta lavandaia del Limousin impiantatasi sulla collina di Montmartre che domina Parigi, Valadon superò mille difficoltà per affermarsi nella cerchia molto maschile di artisti dell'epoca. Fu l'amico Edgar Degas a consacrarla, dicendole: "Sei dei nostri". Conobbe il successo negli anni Venti con ritratti e rappresentazioni atipiche dei contemporanei, come la celebre 'Chambre bleue', che raffigura una donna stesa sul letto in pigiama a righe e una sigaretta stretta tra le labbra. Tra i dipinti più enigmatici in mostra al Pompidou, 'Adamo ed Eva', ritratto della pittrice e dell'amante (e futuro marito) di venti anni più giovane di lei, André Utter.
    Mentre il sesso di Eva è perfettamente visibile, quello di Adamo appare nascosto dietro ad una foglia di vite. Citata dall'agenzia France Presse, la capa del dipartimento per il restauro del Musée National d'Art Moderne di Parigi, Stéphanie Elarbi, spiega che in "origine il sesso dell'uomo era totalmente apparente", ma venne probabilmente coperto per evitare la censura.
    La mostra è in programma fino al 26 maggio 2025.
   

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