Sempre più vicino un accordo su tregua e ostaggi a Gaza
Si moltiplicano le indiscrezioni sulle possibilità di successo nella trattativa in corso a Doha per raggiungere un accordo per il cessate del fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. Un alto funzionario israeliano ha dichiarato che a Doha "si sta registrando una svolta: ci sono progressi nei negoziati per un accordo di cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Lo riferiscono in un flash le tv israeliane. Un secondo funzionario ha affermato che "Israele è ottimista sul fatto che si possa raggiungere un accordo entro domani al più tardi". Successivamente, una fonte israeliana ha confermato alla tv pubblica Kan che "la leadership di Hamas a Gaza ha dato una risposta positiva, confermando l'accordo, che dovrebbe essere firmato oggi. L'aspettativa è di annunciare presto l'arrivo dell'intesa". "La svolta è stata raggiunta in un incontro dei leader di Hamas, tenutosi nelle prime ore del mattino, durante il quale sono stati risolti tutti i punti concordati e tutte le controversie, compresa la maggior parte dei dettagli sulla questione della mappa del ritiro dell'Idf da Gaza, cioè quasi quasi tutte le questioni sono risolte", ha riferito a Kan anche un'importante fonte palestinese. "Nei colloqui si è ottenuto un progresso importante, l'annuncio dell'accordo è atteso per domani". La fonte stima che l'accordo inizierà ad essere eseguito e attuato entro 24-48 ore dalla firma Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti arabe, il leader de facto di Hamas a Gaza, Muhammad Sinwar, è d'accordo in linea di principio con i termini dell'accordo per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco. Ma l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. riferisce in una nota che "contrariamente a quanto riportato dai media, l'organizzazione terrorista Hamas non ha ancora fornito una risposta all'accordo". E una fonte israeliana di alto livello, designazione spesso usata per ambienti vicini al primo ministro Netanyahu. ha detto al quotidiano Haaretz che Hamas sta tentando di far fallire i colloqui per il cessate il fuoco, sostenendo che Israele ha aggiunto nuove richieste ai negoziati. Altre fonti israeliane hanno aggiunto che, nonostante il ritardo nella risposta ufficiale di Hamas alla bozza dell'accordo, i negoziati non sarebbero invece in crisi. Un'altra fonte israeliana ha dichiarato ad Haaretz che sembra "che Hamas sia interessata all'accordo, ma che nulla è stato ancora finalizzato". "L'accordo di cessate il fuoco esiste già, ma l'annuncio ufficiale è rinviato fino a quando non ci sarà un'intesa sui meccanismi di attuazione", ha dichiarato un alto funzionario di Hamas al quotidiano con base a Londra al Arabi al Jadeed. Mentre, un funzionario israeliano ha smentito le affermazioni di Hamas, che accusa Israele di aver introdotto nuove condizioni per evitare l'intesa, definendole "menzogne". Il ministero della Sanità della Striscia di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha affermato che 62 persone sono state uccise nel territorio palestinese nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime di guerra a 46.707. Il ministero ha dichiarato che almeno 110.265 persone sono state ferite in più di 15 mesi di guerra tra Israele e Hamas, scatenata dall'attacco del gruppo palestinese del 7 ottobre 2023.